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Whirlpool, prorogata chiusura fino al 14 marzo

Lavoreranno solo quei lavoratori la cui attività sia legata alla messa in sicurezza degli impianti o ad attività di carattere tecnico organizzativo essenziale non differibile, previa comunicazione alla Prefettura

Protesta sciopero Whirlpool maggio 2018

La rsu dello stabilimento Whirlpool di Cassinetta di Biandronno ha raggiunto un accordo con l’azienda per la proroga della chiusura fino al 14 aprile compreso. con rientro al lavoro il giorno 15 aprile 2020. L’azienda anticiperà il trattamento di integrazione salariale alle normali scadenze e garantirà il pagamento integrale dei ratei maturati durante il periodo di sospensione. Come previsto dall’accordo del 16 marzo 2020, lo strumento della cassa integrazione ordinaria sarà retroattivo e pertanto verrà utilizzato per le riduzioni di orario e le modifiche dei turni a rotazione che erano previste per la settimana dal 16 al 20 marzo 2020, liberando così le 2 festività.

Prima dell’utilizzo dell’ammortizzatore sociale i lavoratori dovranno utilizzare le ferie degli anni precedenti (backlog) e non fruite alla data del 31 dicembre 2019. Sara garantita la possibilità di richiedere individualmente e su base volontaria istituti dell’anno corrente o altri permessi previsti dalla legge inclusi quelli introdotti dal decreto c.d. “Cura Italia” del 17 marzo scorso. Per coloro che ne faranno richiesta è possibile utilizzare a copertura di queste giornate di sospensione le spettanze del 2020 attraverso la comunicazione al proprio responsabile.

In questo periodo saranno comandati al lavoro solo quei lavoratori la cui attività sia legata alla messa in sicurezza degli impianti o ad attività di carattere tecnico organizzativo essenziale non differibile, nei termini di legge, inclusa la comunicazione alla Prefettura locale degli accessi allo stabilimento dei dipendenti dal 26 marzo 2020 a tutta la durata del decreto.

Su forte richiesta della rsu, viene comunque confermata la costituzione dello strumento della “banca ore” previsto dall’accordo del 16 marzo 2020, dove all’interno di questo apposito contenitore confluiranno 3 giorni di festività liberate, nella settimana dal 16 al 20 marzo (1 novembre, 4 novembre, 26 dicembre). Tali giornate saranno congelate ed utilizzate per la gestione di eventuali chiusure durante l’anno al momento non ancora concordate.

Per quanto riguarda le richieste dell’ultimo minuto, come congedi, legge 104, ferie e malattia, l’azienda si è resa disponibile a verificare eventuali accorgimenti sui cedolini paga nei mesi successivi. «Nei prossimi giorni – dice la rsu – verranno date ulteriori informazioni, rispetto alla ripresa dell’attività produttiva, alle modalità di rientro, tenendo sempre conto di eventuali proroghe o decreti applicativi in riferimento alla sicurezza e alla salute dei lavoratori in fabbrica, che ribadiamo essere il nostro primo diritto da tutelare».

Pubblicato il 30 Marzo 2020
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