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Luinese: industria e turismo in caduta libera

La fotografia implacabile di una crisi che segna un calo sopra la media di imprese. Oltre 16 mila persone si spostano ogni giorno per lavoro. Presto un tavolo coi parlamentari

Avarie

Industria, -26,8%. Agricoltura, -13, edilizia, -16%. Turismo in sofferenza e oltre 16 mila persone che ogni giorno, in Svizzera o altrove, si spostano per lavorare.
 Imprese che chiudono.

È un quadro allarmante quello che esce da un incontro avvenuto questa mattina in Comune a Luino per definire il pianeta economia in un’area vasta e compressa fra il confine di stato a Nord e il Lago Maggiore a Ovest.

Da quanto emerso occorre una forte attenzione alla situazione economica e sociale che vive il territorio a Nord della provincia di Varese, alle prese con difficoltà indotte da chiusure d’impresa e da un modello turistico che fatica a esprimersi in tutto il suo potenziale.
Su input delle Amministrazioni Comunali di Luino e di Germignaga e col supporto della Camera di Commercio, questa mattina si è difatti riunito nella stessa Luino un tavolo di lavoro cui hanno partecipato, insieme ai sindaci dell’area, i rappresentanti delle associazioni di categoria, i sindacati e gli studiosi dell’Università dell’Insubria e della Carlo Cattaneo LIUC.

«Un momento d’incontro importante per riflettere insieme su cosa stia succedendo e capire come governare i processi economici in corso per ridare prospettive di sviluppo al nostro territorio e ai suoi abitanti» ha detto il sindaco luinese Andrea Pellicini, affiancato dal suo collega di Germignaga Marco Fazio, che ha aggiunto «siamo alle prese di certo con una situazione strutturale, i cui effetti si allungano nel tempo, ma anche con difficoltà contingenti: solo nel nostro Comune recentemente due imprese hanno chiuso i battenti».

Del resto, l’analisi statistica condotta dalla Camera di Commercio evidenzia come, dopo aver toccato una punta di 3.255 imprese nel 2008, l’area Nord Luino ha visto scendere questo dato a quota 2.947: una diminuzione del 9,5% peggiore a quella che ha riguardato la provincia intera, dove il calo è stato del 5,8%.

Se poi consideriamo i singoli settori, nella stessa area Nord Luino l’industria ha fatto registrare un calo del 26,8%. In discesa anche l’agricoltura (-13,7%), le costruzioni (-16,1%) e il commercio, che ha perso il 9,2% delle imprese. Solo i servizi registrano un incremento, peraltro limitato al 2,1%.

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«Dati che evidenziano in misura ancor maggiore l’importanza dell’incontro di questa mattina dedicato a un territorio che, al di là delle difficoltà contingenti, conserva un substrato imprenditoriale. Un sistema economico che richiede un forte impegno sinergico da parte di tutti sul fronte della competitività» ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Albertini, continuando poi «gli spunti di questa giornata potranno esserci utili in vista della convocazione di una riunione del nostro Tavolo Competitività e Sviluppo da dedicarsi appunto all’area Nord Luino e con la presenza anche dei parlamentari e dei consiglieri regionali varesini».

Intanto, per ritornare all’analisi statistica, un altro dei temi di rilievo resta quello del pendolarismo: se sono quasi 8.500 gli addetti dell’area Nord Luino, quasi altrettanti sono i frontalieri. Resta poi la preoccupazione per la riduzione dei flussi turistici, che a Luino sono scesi del 20% (gli arrivi) e del 18% (le presenze) negli ultimi otto anni, sulla scia di un trend al ribasso che riguarda, sia pur in modo meno accentuato, anche le sponde piemontese e ticinese del lago Maggiore.

Sullo sfondo la difficile situazione infrastrutturale, con strade inadeguate, così come le reti informatiche, e dove il potenziamento della linea ferroviaria Luino-Bellinzona rischia, senza scelte opportune in termini di sviluppo del trasporto persone, di lasciare pochi frutti sul territorio.

Pubblicato il 30 Novembre 2017
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