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Pastori Tedeschi Rescue, l’associazione che salva gli amici a quattro zampe

La storia di Paola Iorio, fondatrice e presidente dell’associazione Italiana Pastori Tedeschi Rescue

Generica 2020

Sempre più spesso, a maggior ragione in questo difficile periodo, i nostri amici a quattro zampe rimangono senza padroni, maltrattati o abbandonati.

Chiunque di noi abbia incrociato gli occhi di un qualsiasi cane, specialmente se abbandonato o peggio ancora maltrattato, sa quanta fiducia e amore ripongano nei propri salvatori. Sono sguardi che non si possono dimenticare, ti inducono a fare il possibile per cercare di aiutarli e preservarli dall’indifferenza, dalla cattiveria o peggio ancora dalla malvagità.

C’è chi però però non rimane indifferente o inerme e tentano, con tutte le loro energie e con la forza dell’amore, di aiutare questi poveri esseri viventi.

Tra le altre, spicca la storia di Paola Iorio, fondatrice e presidente dell’associazione Italiana Pastori Tedeschi Rescue.

Paola (nella foto), amante fin da piccola di questi splendidi cani, ha adottato un esemplare da un canile del Sud e con lei è scoppiato l’amore. La povera cagnolona è “Zaira”, che da subito si è affidata alla nuova padrona, dopo la scomparsa della sua precedente compagna.

Per curare e accudire un numero sempre maggiore di animali abbandonati o maltrattati, una decina di anni fa, Paola Iorio ha fondato l’associazione Pastori Tedeschi Rescue, riunendo pian piano intorno a sé numerosi volontari, conoscitori e amanti della razza, dal Sud al Nord Italia.

Con l’esperienza nel tempo si è andata affinando un’organizzazione collaudata. Fanno parte della squadra di un singolo Rescue educatori ed istruttori cinofili, veterinari, professionisti che offrono i loro stalli, le loro pensioni e a volte la propria abitazione. Un gruppo di staffettisti, poi, permette di far arrivare alle famiglie la creatura adottata.
Da sempre l’unione fa la forza, la coesione del gruppo, sempre più motivato, persegue i suoi obiettivi con serietà ed impegno, strappando così da un triste destino centinaia di esemplari.

Paola Iorio con alcuni volontari

L’associazione è seguita su Facebook da circa 30.000 “appassionati”, sostenuta economicamente da gruppi di aiuto che donando mensilmente, permettendo di dare continuità, giorno dopo giorno, al sostentamento dei propri assistiti, in maniera inarrestabile e continuativa.

QUI IL GRUPPO FACEBOOK https://it-it.facebook.com/groups/943064855806779//

Come adottare:
Visitando il sito https://www.pastoritedeschirescue.it/ è possibile farsi un’idea dell’associazione e dei cani adottati e adottabili.

Seguendo le indicazioni è possibile contattare i vari referenti, che si adopereranno nello spiegare le modalità di adozione, le eventuali prerogative e caratteristiche dell’animale prescelto che arriverà a casa vostra con libretto sanitario, vaccinato e chippato.

Gli adottanti sono seguiti passo dopo passo prima, durante e anche dopo l’adozione. Questo fa sì che ci si senta seguiti e più sereni, consci che adottare comporta dei cambiamenti nella vita familiare di tutti i giorni, ripagato dalla rapida capacità di adattamento e dall’affettuosa gratitudine del cane.

Gradualmente coinvolti, si finisce così per sentirsi parte fondamentale di un salvataggio, finendo generalmente per considerandosi, parte integrante dell’associazione.

I cani più sfortunati non adottati per motivi di età o con problemi di salute, sono comunque accuditi e curati dall’associazione. Ecco alcune brevi storie:


Kirk aveva 8/10 anni quando è stato tolto da un canile lager del Lazio era un cane ingestibile, grazie all’aiuto di Fabio un educatore e ad un gruppo di aiuto ha recuperato tutta la sua serenità.

 

 

 


Cesare, trovato per strada in Basilicata, ricoperto di piaghe e di cunicoli di pus (piodermite grave) è stato curato a Roma presso la clinica Pet’s’ Life. Rinato a nuova vita è stato portato presso uno stallo casalingo dove è stato adottato dal papà di una nostra volontaria.

 

 

 


Axel, investito in Calabria, con gravi lesioni dolorose che ne compromettono la mobilità. Grazie ad una rete di solidarietà è stato operato in provincia di Pistoia, attenuate le sue sofferenze la dottoressa e la sua famiglia lo hanno adottato.

 

 

 


Zanna, salvato dalla strada e adottato da don Giuseppe Molfese, segue il suo salvatore come un’ombra anche durante le funzioni religiose.

 

 

 


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Pubblicato il 14 Dicembre 2021
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