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Niente da fare per Verbania: Procida sarà Capitale italiana della cultura 2022

Il sindaco di Verbania: "Abbiamo messo in campo un ottimo progetto. Non disperderemo il patrimonio accumulato in questi mesi di rapporti e idee per il futuro culturale e per lo sviluppo del territorio della nostra città"

Generica 2020

Verbania dovrà riprovarci un altro anno. La Capitale italiana della cultura 2022 sarà Procida. Il progetto proposto dalla città affacciata sul Lago Maggiore era tra i dieci finalisti, ma non è riuscito ad aggiudicarsi il primo posto. A comunicare il risultato è stato il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini durante la cerimonia online di lunedì 18 gennaio.

«Ci abbiamo provato – ha commentato il sindaco di Verbania Silvia Marchionini – con tutte le nostre forze. Con coraggio e convinzione abbiamo messo in campo un ottimo progetto con il contributo di tutti gli enti, le associazioni e le istituzioni. Complimenti all’isola di Procida per la vittoria, ma siamo comunque contenti di essere arrivati tra le prime dieci città e di aver dimostrato alla commissione le nostre capacità. Siamo comunque pronti ad andare avanti. Non disperderemo il patrimonio accumulato in questi mesi di rapporti e idee per il futuro culturale e per lo sviluppo del territorio di Verbania». Il video con la presentazione di Verbania.

«Quando nel novembre 2019 ho proposto alla giunta cittadina di candidarci come Capitale della cultura italiana – racconta Riccardo Brezza, assessore alla Cultura del Comune di Verbania – avevo in mente di aprire una strada nuova, un percorso nuovo per la nostra comunità. Pensavo che avessimo bisogno di una sfida di livello nazionale per credere nelle nostre potenzialità e valorizzare il nostro immenso patrimonio culturale materiale e immateriale. Questo percorso, condiviso, ci ha portato fino a qui, a giocarcela con alcune tra le città più belle e conosciute d’Italia, ma soprattutto ha unito la nostra comunità in un momento così difficile per tutti».

Ognuno dei dieci progetti finalisti ha comunque colpito la commissione in modo positivo, che vede in queste proposte ottime opportunità di rilancio dei territori dopo il periodo difficile della pandemia. «Ogni città – ha affermato il presidente della giuria Stefano Baia Curioni – ha presentato nel proprio progetto le sue gemme ma anche le sue fragilità, tutti elementi su cui bisogna riflettere per progettare il futuro. Viviamo in un periodo in cui la cultura è considerata non solo importante ma addirittura fondamentale, e l’idea di sviluppo a base culturale è proprio al centro del progetto capitale italiana della cultura. Ognuno di questi progetti andrebbe finanziato e promosso. Sarebbe uno degli investimenti pubblici di maggiore valore, e permetterebbe di far nascere da questi luoghi un sano spirito di emulazione anche in tante altre città».

«È stato – ha poi commentato il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini – un anno molto complicato per tutti, soprattutto per il turismo e la cultura, ma oggi guardiamo al futuro, al 2022. Quando il nostro paese tornerà alla normalità, il turismo sarà di nuovo un settore imponente e fortissimo su tutto il territorio nazionale. Osservare la qualità dei progetti presentati mostra quanto sia incredibile la capacità del nostro paese di attrarre turisti colti e appassionati da tutto il mondo».

Procida ha vinto con l’unanimità dei voti della commissione. La scelta è caduta sulla piccola isola campana per “il contesto locale ben strutturato, il territorio straordinario, e per il progetto in sé, capace di provocare un elemento di discontinuità e un’opportunità di rilancio che possa essere emulata anche dalle altre isole”.

«Un’opportunità storica per la nostra piccola isola – ha esultato il sindaco di Procida Raimondo Ambrosino – che ci impegneremo a sfruttare per rendere orgoglioso tutto il Paese».

Pubblicato il 18 Gennaio 2021
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