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Museo Rodari di Omegna, l’obiettivo è inaugurare ad aprile 2021

L'architetto Bianchetti: “Si sviluppa su due spazi, a due livelli diversi. All'ingresso ci sarà una parte storica e biografica, poi una stanza multimediale: al piano superiore l'interattività sarà protagonista”

“Mi piacerebbe inaugurare il museo ad aprile, in occasione della ricorrenza per il premio Andersen da lui vinto”. Mostra ottimismo l’architetto Fabrizio Bianchetti, l’uomo che ha ideato il museo dedicato a Gianni Rodari nel centro di Omegna.

“L’impresa sta lavorando alacremente per rispettare il nuovo cronoprogramma, dopo che quello precedente è stato ovviamente stravolto per lo stop ai cantieri per il covid ed al ritardo per l’approvvigionamento dei materiali. L’edificio sarà terminato entro gennaio, dopo di che ci sarà l’allestimento interno, concordato con l’assessorato alla cultura e con un comitato di esperti”.

L’architetto è poi entrato nello specifico. “L’edificio sorge su una vecchia costruzione di impronta settecentesca, nella parte storica e più antica di Omegna. Noi abbiamo pensato ad un progetto -cosi Bianchetti- che mantenga gli aspetti salienti dell’architettura, partendo ad esempio dal restauro dell’antico portale. L’edificio si sviluppa su due spazi, a due livelli diversi, interamente sgombri da tramezzi: sono stati ricostruiti i solai in acciaio e verranno lasciati a vista. All’ingresso ci sarà una parte direi storica e biografica di Rodari, poi una stanza multimediale: al piano superiore l’interattività sarà protagonista” ha concluso Bianchetti.

“Questo museo -ha evidenziato l’assessore Sara Rubinelli– deve diventare un simbolo di Omegna: ecco perchè invito i nostri concittadini a passare di qui, a rendersi conto dell’avanzamento dei lavori, a cogliere i cambiamenti quotidiani”

dp

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Pubblicato il 02 Dicembre 2020
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