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Borghi (PD): “Ad ogni piccolo Comune 100 mila euro in più per investimenti”

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto che stanzia contributi aggiuntivi, 497 milioni di euro, per opere pubbliche su efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile

“I Comuni nel 2020 avranno mezzo miliardo in più di trasferimenti, per investimenti e per interventi che daranno lavoro alle imprese dei territori. È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto che stanzia contributi aggiuntivi, pari a 497 milioni di euro, per investimenti destinati ad opere pubbliche in materia di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile. Arriveranno ai Comuni piccoli e grandi, da 100mila euro a 500mila euro, in base al numero di abitati. Si tratta di cifre raddoppiate rispetto al 2020, grazie a questo mezzo miliardo di euro assegnati agli Enti”. Lo afferma Enrico Borghi, deputato ossolano del Partito Democratico e Consigliere del Governo per la Montagna. Che prosegue: “Abbiamo voluto in Parlamento inserire questo articolo nel Decreto Agosto – sottolinea Borghi – perché rende i Comuni protagonisti dello sviluppo locale, affidando loro risorse e chiedendo di fare opportuni investimenti stimolando le filiere economiche territoriali.

Ma è importante, questo aumento delle cifre per ogni Comune, perché non finanzia qualche generale investimento ma ha una chiara impronta green, segue il Green New Deal Europeo, anticipa di fatto il Piano italiano per le risorse del Next Generation UE e per l’uso delle nuove risorse della Politica di Coesione europea. I Comuni dovranno investire per l’efficientamento energetico, per interventi volti al risparmio energetico degli edifici pubblici, per l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. E dovranno puntare sullo sviluppo territoriale sostenibile, con interventi in materia di mobilità sostenibile, interventi per l’adeguamento e la messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale e per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Sono questi i punti fermi per lo sviluppo del Paese. Per un’Italia che esce dalla pandemia, affronta la crisi climatica e costruisce inclusione e sostenibilità, innovazione e comunità. Con gli Enti locali protagonisti, la democrazia sul territorio forza per la ripresa”. “Si tratta di una scelta precisa di Parlamento e Governo – conclude Enrico Borghi – che va nella direzione della coesione sociale e territoriale del Paese”.

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Pubblicato il 26 Novembre 2020
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