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Parte da Novara il progetto di raccolta differenziata degli oli esausti domestici

Il rifiuto rappresenta un'enorme risorsa se oggetto di pratiche di recupero corrette

La Regione Piemonte ha sottoscritto oggi pomeriggio, nella Giornata Mondiale dell’ambiente, un protocollo con il Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli esausti (Conoe) per avvivare in tutto il territorio regionale una campagna di sensibilizzazione sul recupero differenziato di questo materiale. La raccolta di questo scarto destinato alla raffinazione da parte di aziende specializzate, in Piemonte oscilla oggi da 283 tonnellate del 2013 a 444 del 2019, ma che secondo il Conoe potrebbero diventare 7.399 aggiungendo le utenze domestiche con una raccolta media di 1,7 litri pro capite all’anno.

«Gli oli da cucina esausti domestici – spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati – possono essere una risorsa venendo trasformati, ad esempio, in biodiesel che porterebbe un risparmio di 192 milioni sulle importazioni di petrolio a livello nazionale e 92 milioni sulla bolletta energetica».

L’accordo è stato siglato durante un evento virtuale presso il castello di Novara al quale hanno partecipato il sindaco Alessandro Canelli, i Presidenti di Legambiente Piemonte Giorgio Prino, del Conoe Tommaso Campanile e di ASSA, l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti a Novara Yari Negri.

“Questo rifiuto – ha spiegato il Presidente del Consorzio Conoe, Tommaso Campanile – rappresenta una enorme risorsa se oggetto di pratiche di recupero corrette, consapevoli e costruttive”

La campagna muove il suo primo passo proprio da Novara portando a 4 i centri di raccolta in città. Parallelamente sarà avviato un progetto pilota di raccolta all’interno in alcuni grandi condomini scelti nel quartiere dove nei prossimi mesi sarà ampliata la raccolta puntuale dei rifiuti.

«Ben venga qualsiasi intervento per incrementare la raccolta differenziata – ha osservato il presidente di Legambiente Piemonte, Giorgio Prino – sulla quale la Regione Piemonte, nonostante alcune aree d’eccellenza quali il Consorzio Chierese e il Consorzio del Basso Novarese, è ancora in ritardo sugli obiettivi di legge fissati per il 2012”

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Pubblicato il 07 Giugno 2020
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