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Carabinieri meritevoli, le menzioni per i militari del Vco

Tra loro anche Alfonso Sivoccia, l’appuntato scelto che a Laveno salvò un uomo e un’anziana donna dalla loro casa in fiamme

Domattina, 5 giugno, presso la sede del comando provinciale dei Carabinieri di Verbania avranno luogo le celebrazioni per i 206 anni di fondazione dell’Arma.

Viste le disposizioni dovute all’emergenza sanitaria che non consente la partecipazione di più ospiti, presenzierà solo il Prefetto Angelo Sidoti che, insieme al comandante provinciale, tenente colonnello Alberto Cicognani, deporrà una corona d’alloro al monumento ai caduti.

Nel corso della cerimonia, seppure simbolica, saranno menzionati i militari che maggiormente si sono distinti in attività di servizio e non. Tra questi Alfonso Sivoccia. L’appuntato scelto della Sezione Radiomobile della Compagnia di Verbania lo scorso 7 ottobre, mentre si trovava a Laveno Mombello libero dal servizio, non ha esitato a introdursi per ben due volte in un edificio interessato da un incendio sviluppatosi nel sottotetto. Sivoccia ha tratto in salvo un uomo e un’anziana donna, nonostante il denso fumo e le fiamme incombenti. Al militare il Comandante Interregionale Carabinieri “Pastrengo” ha tributato il proprio “encomio semplice”.

La giornata sarà anche un’occasione per sottolineare i particolari meriti dei vari reparti per le principali operazioni di servizio dell’ultimo anno. Tra queste:

“Tra il 3 e il 4 luglio 2019, i militari delle Stazioni di Stresa e Premosello Chiovenda, con grande prontezza e spirito di iniziativa, dopo avere notato una giovane donna, sul ciglio della strada di Cuzzago, sola, spaventata, mentre si stava prostituendo, dopo alcune difficoltà linguistiche e ricostruita la sua vicenda, hanno proceduto, in poche ore, all’arresto di tre sudamericani responsabili dei delitti di sfruttamento della prostituzione, riduzione o mantenimento in schiavitù, nonché di violenza sessuale nei confronti di tre giovani donne di origine venezuelana.”

“Il 4 agosto 2019 i militari della Stazione di Stresa, con prontezza, spirito di iniziativa e capacità di osservazione, durante un posto di controllo, dopo avere identificato a bordo della propria autovettura un uomo di 44 anni residente in Verbania, hanno notato qualcosa che di strano nell’osservare una bambina di 11 anni seduta sul sedile lato passeggero, apparentemente figlia dell’uomo. La stessa bambina abbassava lo sguardo ogni qual volta venisse guardata o le si rivolgesse la parola e i militari, in poche ore, ricostruita l’intera triste vicenda, hanno proceduto all’arresto dell’uomo e, di seguito, della madre della bambina, responsabili dei delitti di pornografia minorile, detenzione di materiale pedopornografico, nonché favoreggiamento e induzione alla prostituzione minorile ai danni di un’undicenne”.

“Il 4 gennaio 2020 i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Verbania, a seguito di un preoccupante e insolito aumento dei furti in abitazione nei precedenti mesi di novembre e dicembre tra Cambiasca e Cannobio, a parziale conclusione di un’indagine svolta in tempi rapidi, hanno intercettato l’autovettura dei malviventi che per sottrarsi alla cattura e tentare la fuga non hanno esitato a speronare le auto dei Carabinieri e della Polizia venendo arrestati dopo un tentativo di fuga senza successo. L’operazione si è conclusa con l’arresto in flagranza di reato di tre persone di origine albanese”.

“Nel mese di febbraio le indagini condotte dai Carabinieri della Sezione di P.G. della Procura della Repubblica di Verbania insieme al Commissariato di Polizia di Omegna, dopo un’articolata indagine nel mondo dello sport, a tutela della pubblica salute e dei giovani in particolare, hanno portato alla condanna di 5 persone per il commercio di sostanze dopanti nel campo del ciclismo e del culturismo”;

“Il 27 maggio 2020 i militari delle Stazioni di Omegna e Gravellona Toce, avvisati dalla Centrale Operativa di Verbania che un uomo era stato rapinato a mano armata della propria autovettura, dopo un’efficace cinturazione della zona, hanno tratto in arresto il rapinatore che era già riuscito a cambiare le targhe del veicolo per non farsi identificare e a dirigersi verso Novara sfruttando strade secondarie in zone di montagna”.

Pubblicato il 04 Giugno 2020
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