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”È un orso che in questi anni non ha fatto grossi danni tra Vallese e Ossola”

L'esperto di montagna, Paolo Crosa Lenz: l'animale è più anziano di quello catturato in Trentino

‘’La presenza dell’orso sui monti sopra Villadossola è un fatto straordinario. La polizia provinciale sta monitorando la situazione. L’ipotesi, ma per ora rimane tale, che l’esemplare possa essere M29, l’orso avvistato la scorsa estate in Ossola proveniente dalla Svizzera, dovrebbe essere tranquillizante in quanto è un individuo molto elusivo (per un anno nessuno l’ha visto) e in tre anni di permanenza in Vallese grossi danni non ne ha fatti’’

Così dice Paolo Crosa Lenz, direttore del giornale ‘’Il Rosa’’, ex presidente delle Aree protette dell’Ossola ed esperto di montagna. Lo abbiamo sentito per avere un parere sulla presenza dell’orso in Ossola.

‘’Dovrebbe anche essere un orso anziano – dice Paolo Crosa Lenz –  in quanto la numerazione (M sta per maschio) è progressiva, quindi molto più vecchio di M49 catturato in Trentino. Sono, come sempre in natura, le femmine coi piccoli da proteggere a dare maggiori problemi. Alla fine dell’inverno, usciti dal letargo, tutti gli animali hanno fame e gli orsi sono ghiotti di miele. I tecnici mi spiegano che c’è anche una casualità in natura, ci sono individui più aggressivi ed altri meno. Come tra gli uomini. Certo, su una montagna deserta perché tutti siamo a casa, la presenza dell’orso risveglia istinti ancestrali e pone ancora una volta d’attualità il tema della convivenza tra l’uomo e gli animali selvatici e con esso quello del ritorno naturale dei grandi predatori (orso, lupo, lince)’

Poi Paolo Cross Lenz  fa un accenno storico che si rifà al 1872 ‘’quando Giovanni Belli scrisse in una relazione tenuta all’adunanza annuale della sezione di Domodossola del CAI tenutasi a Macugnaga:  In quanto a fiere propriamente dette aggiungerò non esservene abitualmente in Macugnaga né in Valle Anzasca, ma che una lince fu uccisa al Morghen ed altra presso Anzino pochi anni or sono; che nel 1815 si uccise un orso nel territorio sopra Anzino da Filippo Cassietti, ed altro nel 1828 da Giuseppe Delgrosso nel territorio di Calasca, e che dicesi pure veduto in Macugnaga qualche lupo, ma attualmente si può assicurare che il territorio di Macugnaga e della Valle è libero da tali fiere. Fra i volatili si vede di rado l’avvoltoio degli agnelli (Lammergeyer)’’.

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Pubblicato il 04 Maggio 2020
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