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Terremoto, i primi 50 Vigili del Fuoco italiani arrivati in Turchia

Sono oltre 5.000 le persone morte tra Turchia e Siria. Alle 6 del mattino arrivati i primi 50 Vigili del Fuoco dall'Italia. All'unità di crisi del Ministero degli Esteri risulta dispero un italiano

È una devastazione enorme quella causata dal terremoto che ha sconvolto una vasta area tra Turchia e Siria. L’ultimo conteggio dei morti ha superato quota 5.000 ed è una corsa contro il tempo per cercare di salvare il maggior numero di dispersi ancora intrappolati sotto le macerie.

La comunità internazionale si sta mobilitando e i primi soccorsi e aiuti umanitari sono in arrivo. Martedì mattina alle 6 un aereo dell’aeronautica militare italiana ha sbarcato ad Adana i primi 50 specialisti dei Vigili del Fuoco che saranno immediatamente inviati nelle zone colpite. Il contingente italiano può contare su geofoni, kit da taglio, termocamere e search-cam che saranno utili nelle operazioni di soccorso.

Fonti della polizia turca spiegano che al momento sono almeno 8.000 le persone estratte dalle macerie. Delle vittime i conteggi ufficiali parlano di 3.419 persone che hanno perso la vita in Turchia mentre l’ultimo bilancio siriano è di 1.598, secondo le ong. Nel frattempo inizia anche una prima conta dei danni, ingentissimi. Solo in Turchia si stima che siano crollati 5.700 edifici.

“L’Unità di Crisi del ministero degli Esteri ha rintracciato tutti gli italiani che erano nella zona del sisma. Tranne uno. Si sta cercando ancora un nostro connazionale, in Turchia per ragioni di lavoro. La Farnesina, fino ad ora, non è riuscita ad entrare in contatto con lui” scrive su Twitter il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Pubblicato il 07 Febbraio 2023
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