Treno contro segnale. E intanto Regione, Trenord e le Fs si accusano a vicenda
Dopo il semi-blocco per neve nella giornata di giovedì, al venerdì sera nuovi ritardi e soppressioni. su molte linee E tra Regione Lombardia e gruppo Fs siamo alle accuse e ai botta-e-risposta
L’assessore alla mobilità Claudia Maria Terzi, da mesi, lo sottolinea: se ci sono ritardi la colpa principale – dice in soldoni – è di Rfi, la società delle Fs che gestisce il grosso dei binari di Lombardia, mentre minori sono le responsabilità diTrenord (che è per metà FS e per metà FNM, cioè Regione Lombardia).
Adesso siamo proprio ai ferri corti, però. Al punto che ora anche il Gruppo FS risponde per le rime, sottolineando un incidente causato da un convoglio Trenord in manovra, che sta creando grossi problemi alla circolazione a Milano, dicono.
Il tutto passa non da comunicazioni sottobanco, ma da comunicati stampa. E il botta-e-risposta è piuttosto evidente.
Rivediamo la sequenza: nella giornata di giovedì si registrano una serie di problemi sulle linee, con ritardi diffusi. E nel tardo pomeriggio l’assessore Claudia Maria Terzi invia un comunicato che elenca punto per punto le criticità legate alla rete: «Metà della Lombardia è stata bloccata fino a tarda mattinata da due guasti infrastrutturali e dalle conseguenze della nevicata sui sistemi di Rfi, causando ritardi e soppressioni» sintetizzava. «Hanno viaggiato con ritardi di 30 minuti i passeggeri da e per Bergamo, Lecco e Como per un guasto a Greco Pirelli, 1 ora quelli da e per Brescia e Verona per un guasto a Desenzano, 2 ore i viaggiatori lungo le linee pavesi e piacentine a causa della nevicata».
Un bilancio di giornata che secondo Terzi chiarisce dove stiano le responsabilità. «Fa strano quindi leggere ogni giorno sui giornali e sui social network le accuse di chi pensa di risolvere tutto cambiando l’azienda ferroviaria: certe sparate politiche che accusano solo Trenord senza conoscere il sistema sono specchio della miopia di questi candidati». Perché ovviamente ci sono le elezioni e quindi la Regione difende la “sua” Trenord (Regione è azionista al 50% tramite FNM) e i suoi treni (nel senso che li compra direttamente la Regione, vedi qui).
A distanza di ventiquattro ore, Rfi e il gruppo FS (che è una società partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia e Finanze) rispondono per le rime, “complice” un errore di manovra di un macchinista: “Danni alle linea elettrica per effetto di un treno di Trenord in manovra”, è il titolo che rimanda in modo piuttosto evidente alla “guerra” in corso.
“La circolazione è fortemente rallentata nel nodo di Milano per effetto di un treno regionale di Trenord in manovra, senza passeggeri a bordo, che ha superato indebitamente un segnale provocando danni alla linea elettrica e a un fascio di binari. Ciò ha reso indisponibili alcuni itinerari di arrivo e partenza da Milano Centrale. I treni sulla direttrice Torino-Roma non raggiungono Milano Centrale ma fermano a Milano Rogoredo e Rho Fiera. I treni della direttrice Torino Venezia fermano a Certosa e Lambrate. I tecnici di RFI sono al lavoro ma la circolazione resterà perturbata per le prossime ore”.
Cancellazioni e ritardi
In tutto questo anche oggi i pendolari e i viaggiatori occasionali si trovano a fare i conti con numerose cancellazioni e limitazioni di percorso, anche sulle linee verso Varesotto e Alto Milanese. Limitati i ritardi sulla linea per Malpensa, salvo che per alcune corse che effettuano fermate straordinarie.
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