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Il caldo è scomparso, la siccità no: il livello del Lago Maggiore e del Po è ancora molto basso

L'abbassamento delle temperature e le limitatissime precipitazioni nelle settimane scorse hanno fatto un po' dimenticare il tema della carenza d'acqua. Ma il tema è ancora urgente, su vari fronti, compresa la produzione elettrica

colmegna lago maggiore

Ha fatto da bacino d’emergenza per tutta l’estate, è stato aperto o chiuso di settimana in settimana misurando fino all’ultimo metro cubo d’acqua in uscita.
Ora che l’estate, che le temperature si sono abbassate, il Lago Maggiore è meno al centro di preoccupazioni, perché il tema siccità è meno percepito. Ma la situazione resta, in realtà, ancora critica: il bacino del Verbano è ora al 24% di riempimento.

La situazione resta problematica, in realtà, sull’intero bacino del Po, come segnalato dall’Autorità di Bacino del fiume: «Non c’è dubbio che la criticità permane tutt’ora e non siamo ancora rientrati nella situazione normale» ha detto il Segretario Generale dell’Autorità di Bacino del Po, Alessandro Bratti, al termine dell’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici, il momento di verifica tra i diversi attori del sistema.

«Il miglioramento della situazione idrologica è stato leggerissimo e quindi permangono criticità evidenti in ampie aree del distretto; ci sono diversificazioni territoriali molto capillari, in taluni casi da provincia a provincia e dunque il quadro, se da una parte migliora sensibilmente, dall’altra va verificato subito dopo le previste piogge per comprendere la reale condizione in chiusura del periodo ed in previsione futura».

La situazione del Po

Al termine dell’Osservatorio l’ingegner Andrea Colombo ha comunicato che «l’indice di severità idrica a livello distrettuale diventa medio con precipitazioni, anche se la situazione rimane ancora significativamente critica su numerose aree della parte occidentale lombarda e piemontese del distretto».

La situazione del Po è migliorata, ma rimangono elementi di criticità generale. Giusto due dati: a Pontelagoscuro (Ferrara) la portata è prossima a 525 metri/cubi al secondo contro i 370 mc/s dello scorso 7 settembre e i drammatici 100mc/s di fine luglio. E questo ha portato a far arretrare il “cuneo salino” (l’avanzata delle acque salmastre dal mare nel fiume) dai 40 km dove era penetrato nel cuore dell’estate ai 17-19 km di oggi.

Altro versante, le misurazione della produzione idroelettrica: anche nel mese di agosto il deficit idrico ha causato una mancata produzione pari al 40% rispetto all’anno precedente.

Il livello del Lago Maggiore e la portata dei navigli

L’ultima misurazione del Lago Maggiore in tempo reale, all’idrometro di Ranco, segnala questa mattina (giovedì 22 settembre) un livello di 192,86 metri, ottantacinque centimetri circa sotto il livello medio, che però è appunto un valore medio dell’anno.

La stagione irrigua per i campi, nel frattempo, si sta concludendo.
E cambia molto dunque anche lo scenario delle acque in uscita dal Lago: da lunedì 19 settembre è progressivamente aumentata la portata del canale Villoresi, con passaggio da 23.5 mc/s a 29.5 mc/s. L’acqua viene poi distribuita nei vari derivatori (Corbetta, Arluno-Vittuone, Valle Olona- Settimo) e nei diramatori (in zona Monza) in base alle ultime richieste pervenute al Consorzio prima della fine della stagione irrigua. Questa erogazione consentirà l’irrigazione di prati e terreni così da agevolare la lavorazione autunnale della semina dei cereali.

All’opposto da lunedì 19 settembre è iniziata l’asciutta totale nel Naivglio Pavese e nel Naviglio Grande, quest’ultimo nel solo tratto da Castelletto di Abbiategrasso a Milano (nella parte “alta” tra Panperduto e Abbiategrasso continua invece a fluire acqua).
Infine anche il Naviglio Martesana, questa volta, rimane completamente senz’acqua: da subito nel tratto ricompreso tra Gorgonzola (SP 13) e Cernusco sul Naviglio (via Leonardo da Vinci) e dal prossimo 3 ottobre lungo tutto il tracciato per consentire una serie di lavori di recupero spondale dal valore di poco più di un milione di euro.

Pubblicato il 22 Settembre 2022
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