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A Settembre si voterà per la posizione del mercato di Sesto Calende

Centro Storico e Viale Lombardia? Ancora da stabilire la data ufficiale della consultazione cittadina, aperta anche ai sedicenni. Per il quorum servirà il 30%

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Mercato nel Centro storico o in Viale Lombardia? Questo è il dilemma a cui i cittadini di Sesto Calende saranno chiamati a dare una preferenza il prossimo settembre.

Anche se ufficialmente manca ancora una vera data da segnare nel calendario,  l’amministrazione Buzzi sembra pronta a tagliare il «nodo gordiano» dopo mesi di studi di progetti, mozioni, interpellanze, i sondaggi di Sesto2030 e la presa di posizione dei mercanti, che in più occasioni hanno dichiarato di trovarsi in un «limbo», come emerso anche nelle proteste degli ultimi due anni, quando il mercato è stato spostato per motivi di sicurezza legati al covid.

L’argomento è tornato al centro del dibattito ieri sera – lunedì 27 giugno – in occasione del consiglio comunale (trasmesso in streaming senza audio, ndr). Con 10 voti favorevoli, quelli della maggioranza, la mozione della Lega della Libertà per avviare la consultazione è stata infatti approvata respingendo gli emendamenti proposti dai gruppi di opposizione Insieme per Sesto e Sesto2030.

Due i “desiderata” negati: la presentazione alla cittadinanza di due progetti specifici da votare e l’organizzazione da parte del Comune di un incontro pubblico da tenersi «almeno 14 giorni prima della consulta, con il coinvolgimento degli ambulanti e dei commercianti del centro di Sesto Calende».

Condizioni considerate «troppo rigide» per il sindaco Giovanni Buzzi: «Potrà essere che l’amministrazione non organizzerà incontri, così come potrà essere che ne organizzerà anche più di uno. Anche a una sola settimana dal voto – rassicura il primo cittadino, smarcandosi però da impegni vincolanti -. Sarà fatta la massima pubblicità e sarà fatto in modo che il Comune riconoscerà il gratuito patrocinio per l’utilizzo della sala consiliare a tutte le persone che vorranno organizzare un incontro pubblico sul mercato».

Quorum al 30%, Colombo: “Non sarà una partita politica tra le due posizioni”

Come annunciato dal capogruppo di maggioranza ed ex sindaco Marco Colombo, per rendere l’esito «sufficientemente rappresentativo» la consultazione ha fissato il quorum al 30% dei sestesi aventi diritto, sedicenni compresi. «Con questa mozione – spiega l’ex sindaco e attuale consigliere regionale – diamo via a un percorso importante: a scegliere saranno i sestesi, come quest’amministrazione ha annunciato fin dal primo momento. Sarà compito poi degli uffici competenti, nel rispetto della sicurezza e della legge cittadina, stabilire l’effettiva posizione dei banchi (all’interno della progettualità del mercato, ndr)».

«Non faremo una partita politica per una posizione o per l’altra», garantisce sempre Colombo: «Ogni consigliere ha, naturalmente, la propria opinione personale ma questa amministrazione prenderà come riferimento quello che diranno i sestesi. Per questo motivo riteniamo il 30% una soglia minima. Con l’impegno serio di tutti i consiglieri avremo un risultato importante in termini di partecipazione».

Insieme per Sesto: “Lo stato di emergenza è finito ma il mercato è rimasto provvisorio”

Inevitabile la delusione da parte delle opposizioni per la bocciatura di tutti gli emendamenti, proposti, a detta di Insieme per Sesto e Sesto2030, secondo «principi democratici e partecipativi».

«Durante i lavori ai progetti del mercato è emerso come esistano più di due alternative realizzabili per entrambe le posizioni – così Buzzi argomenta la scelta di cassare la presentazione dei progetti di massima -. Tale complessità e il ventaglio di possibilità non possono ricadere su una consultazione per i cittadini, che invece deve essere molto chiara e riguardare l’ubicazione tra il Centro e Viale Lombardia».

Parole in controtendenza rispetto alle speranze di Sesto2030, da sempre gruppo sostenitore di una “road map”: «La nostra delusione non nasce tanto dalla scelta di respingere i nostri emendamenti, ma per la conferma avuta anche questa volta del modus operandi di questa amministrazione» così il gruppo dei “Cantieri delle Idee”, che non si è risparmiato in critiche per l’impossibilità di usufruire in diretta streaming del consiglio di ieri, definito “film muto“.

«Anche col mercato abbiamo visto la mancanza di informazione, l’assenza di progettualità e il mancato confronto con le parti interessate (ambulanti, commercianti e residenti del centro). Stiamo entrando in una fase Storica a livello internazionale e tutti, anche gli amministratori locali, dovranno essere all’altezza. Sarà all’altezza di queste sfide Sesto Calende? Se il modus operandi dell’attuale amministrazione sarà sempre emergenziale e mai progettuale, mai pronti a governare le sfide ma sempre in balia delle stesse, allora temiamo».

Altrettanto preoccupata la risposta di Roberto Caielli di Insieme per Sesto. Oltre alla delusione per il voto di un progetto “a priori”, l’ex sindaco si interroga anche sulla legittimità dell’attuale mercato in Viale Lombardia, adesso che lo stato di emergenza è terminato.

«Sono già trascorsi tre mesi dalla fine dello Stato di emergenza che giustificava il trasferimento provvisorio – commenta il consigliere di minoranza -, ne passeranno ancora molti prima di avere un vero progetto di nuovo mercato che secondo la Giunta sarà preparato solo dopo la cosiddetta consultazione per la scelta “di principio” tra centro storico e via Lombardia-Capricciosa. Una situazione imbarazzante cui il capogruppo Colombo ha tentato di porre rimedio invitando il sindaco ad adottare un provvedimento formale (sia pure in ritardo) e dichiarandosi pronto ad una nuova riunione di Consiglio “anche tra una settimana” per approvare il trasferimento che a tutti gli effetti oggi appare non solo “provvisorio” ma anche abusivo».

Pubblicato il 28 Giugno 2022
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