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Rifondazione-Sinistra Europea “Anche i frontalieri votano e qualcuno se ne accorge in campagna elettorale”

Cristiano Negrini, della segretaria provinciale comasca, interviene con posizioni critiche sui temi della nuova tassazione per i frontalieri e della mobilità

Il 12 giugno si torna alle urne in diversi comuni lombardi e tra i molti temi che animano il dibattito elettorale nelle province di Varese e Como c’è anche quello dei lavoratori frontalieri.

Su questo tema intervengono Rifondazione comunista e Sinistra Europea di Como e della Lombardia.

«Arrivano le elezioni comunali e così qualcuno si accorge della presenza dei frontalieri, ricordandosi per magia della loro esistenza – sostiene in una nota Cristiano Negrini, della segretaria provinciale comasca – Lo hanno fatto nei giorni scorsi il senatore Alessandro Alfieri e il consigliere regionale Angelo Orsenigo, entrambi del Partito democratico, in città per sostenere Barbara Minghetti. Alcuni proclami però sono palesemente falsi, come il fatto che con il nuovo accordo fiscale che dovrebbe entrare in vigore a breve i nuovi frontalieri non pagheranno “un euro in più di tasse”; se è vero che si sta cercando un accordo per alzare la franchigia e migliorare alcuni aspetti dell’accordo, i frontalieri che entreranno nel mercato del lavoro svizzero dopo l’entrata in vigore di esso avranno un trattamento fiscale sicuramente peggiore rispetto ai vecchi frontalieri. E tutto questo è stato fatto dal governo Draghi, il “governo dei migliori” di cui fa parte anche il Pd, arrivando dove persino il governo Renzi aveva fallito».

Secondo Rifondazione, anche sul problema dell’assegno unico si sono sentite finora solo parole: «Si confida in un tavolo con l’Inps e che la situazione si sblocchi, ma chi ha approvato l’assegno unico senza considerare le implicazioni per i frontalieri? E chi c’è tutt’ora al governo? Accanto a tutto questo anche molte ovvietà, come il fatto che i frontalieri siano una risorsa o il problema del traffico. Il traffico lo si può risolvere solo migliorando i collegamenti dei mezzi pubblici tra Italia e Svizzera, ad oggi scadenti e che mettono a rischio le coincidenze, e dando la possibilità ai frontalieri che vogliono prendere il treno a Chiasso di poterlo fare senza pagare un salasso nei parcheggi elvetici».

«A Ponte Chiasso si lamentano un po’ tutti – aggiunge Negrini – I frontalieri, che faticano a trovare parcheggio, e i residenti e i negozianti che si vedono occupare tutti i pochi posti disponibili. Si parla tanto di inutili parcheggi in centro città, perché invece non si trova una soluzione per permettere ai frontalieri di parcheggiare a Ponte Chiasso a prezzi accessibili senza disturbare residenti e negozianti?».

Pubblicato il 27 Maggio 2022
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