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A Dossena vicino a Bergamo alla scoperta del ponte tibetano più lungo del mondo

Situato nella località di Dossena nella Val Brembana, il “Ponte del Sole” si estende per 505 metri e offre una panoramica mozzafiato sulle Prealpi Orobiche

Generica 2020

Lo scorso sabato 14 maggio è stato inaugurato a Dossena, paese in Val Brembana, in provincia di Bergamo, il ponte tibetano più lungo del mondo, che si appresta a diventare una delle attrazioni turistiche più gettonate della zona. L’opera, ribattezzata “Ponte del Sole”, collega Dossena con l’ex area di tiro a volo Roccolo della Carna Bianca ripercorrendo idealmente una parte dell’antica via Mercatorum andata perduta durante la costruzione della provinciale che collega le località di Dossena e Serina. Il ponte sarà accessibile a partire dal prossimo giugno al costo di 25 euro ma solo per coloro che avranno compiuto il dodicesimo anno d’età (foto: Bergamonews).

La realizzazione del ponte tibetano più lungo del mondo

Il ponte tibetano di Dossena, opera dell’ingegnere Francesco Belmondo della BBE srl, è stato realizzato mediante l’ausilio di ben sette cavi in acciaio – di cui due per il corrimano, due per sostenere le pedate intervallate nel vuoto e tre usati come funi di sicurezza.

La mancanza di qualsiasi tirante laterale e le pedate discontinue regaleranno un’esperienza da brividi, la cui sicurezza sarà però garantita da una fitta imbragatura e da una “Linea vita continua” che, attraverso l’utilizzo di un moschettone, permetterà di percorre il ponte in totale tranquillità. 120 metri d’altezza per 505 di estensione assicurano una vista mozzafiato sui paesaggi delle Prealpi Orobiche e sulle vette dei monti La Grigna, Gioco, Alben e Arera.

Il ponte di Dossena è superato in lunghezza dal ponte tibetano di Castelsaraceno, in Basilicata, che è lungo 586 metri. Ma il ponte bergamasco è privo di tiranti laterali e dunque – per così dire – “più sospeso” di quello in Lucania (ma si possono visitare entrambi!).

Oltre al ponte tibetano è stato inaugurato anche il primo e unico Parco speleologico in Europa situato all’interno delle antiche miniere di ferro e fluorite dell’area bergamasca. Per la visita del parco è stato realizzato un percorso ad anello della lunghezza di un chilometro e mezzo composto da passaggi sospesi su grotte naturali, ponti e persino delle teleferiche.

Come raggiungere il ponte tibetano di Dossena

Per coloro che partono da Varese o dalla zona del Basso Verbano la soluzione migliore è prendere l’autostrada A8 in direzione Milano e proseguire poi sull’A4 verso Bergamo per circa 30km, l’uscita sarà quella di Dalmine e si proseguirà poi lungo la SS470 in direzione Dossena. Per chi risiede nella zona di Saronno può optare per un percorso differente che consiste nel prendere l’autostrada A9 in direzione Como, proseguire sull’ A36 proseguendo poi lungo le strade statali 36 e 470 in direzione Dossena. Quest’alternativa risulta sicuramente più tortuosa ma rimane un’opzione molto valida, soprattutto durante le giornate di traffico intenso lungo le autostrade A8 e A4.

Gli altri ponti tibetani in Italia

Il “Ponte nel cielo della Val Tartano” in Valtellina

Il nuovissimo “Ponte del sole” non è però l’unico ponte tibetano presente sul territorio lombardo, sono infatti almeno altri tre i ponti sospesi nel vuoto di cui vale la pena parlarvi. Partiamo dal ponte tibetano più famoso: il Ponte nel Cielo della Val Tartano in Valtellina. Pensate che questo ponte, realizzato nel 2018, si trova sospeso ad un’altezza di 140 metri che gli valgono il primato di ponte tibetano più alto d’Europa. Siamo a 1034 m d’altitudine e dal ponte si ammira uno scenario spettacolare: le vette delle Alpi Retiche, la valle del Tartano, la diga Colombera e il fondovalle che termina nel Lago di Como.

A due passi da Milano: il ponte tibetano di Turbigo

Se la quasi totalità dei ponti tibetani si trova in zona verdi e lussureggianti il Ponte “Dei tre salti” (Dal nome della località in cui si trova) rappresenta una magnifica eccezione. Ci troviamo infatti a Turbigo, alle porte di Milano, dove avrete la possibilità di passeggiare su un ponte tibetano sospeso a 8 metri dal pelo dell’acqua, all’interno del Parco Lombardo della Valle del Ticino.

Altomilanese generica

La struttura del ponte è in acciaio mentre la passerella, percorribile unicamente in fila indiana, raggiunge i 70 metri d’estensione. Insomma, un’esperienza molto particolare perfetta per gli amanti della bicicletta in quanto è possibile seguire un percorso all’interno del Parco del Ticino, ma anche per coloro che vogliono semplicemente prendersi una pausa dalla confusioni della grande città.

Il ponte tibetano più antico di Lombardia

L’alternativa meno conosciuta ma con una storia centenaria alle spalle è rappresentata dal ponte tibetano situato nel piccolo borgo di Clanezzo, in provincia di Bergamo. Il “Ponte che balla” è il più antico ponte sospeso della Lombardia e fu costruito nel lontano 1878 per volere di Vincenzo Beltrami, il cui obiettivo consisteva nel collegare le due sponde del fiume Brembo. Lungo 75 metri e percorribile senza kit ferrata e caschetto, il ponte rappresenta un’ottima alternativa per una gita a spasso tra la natura, ma non fatevi ingannare dalla aspetto: mentre lo attraversate il ponte cigola e dondola mettendo in seria difficoltà coloro che soffrono che soffrono di vertigini!

Gita oltre i confini: il ponte del Carasc vicino a Bellinzona

Come ultima meta vi proponiamo un’alternativa al di fuori del nostro territorio nazionale: il ponte del Carasc situato nella zona del Canton Ticino, nei pressi di Bellinzona. Inaugurato nel 2015, il ponte è diventato ben presto una grande attrazione turistica per l’area del Bellinzonese ma anche per i giovani della provincia di Varese che spesso vi si recano per delle gite fuoriporta.

Quest’impressionante passerella sospesa a 130 metri d’altezza è lunga 270 metri e consente di attraversare la valle che separa i quartieri di Monte Carasso e Sementina. Il ponte unisce anche il villaggio di Curzútt alla Via delle Vigne consentendo ai visitatori di effettuare escursioni in un territorio ricco di attrazioni storiche, paesaggistiche ed enogastronomiche.

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Pubblicato il 21 Maggio 2022
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