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L’ex assessore Dario Colombo “Paladino della memoria” di Brezzo di Bedero per l’impegno a tutela della Linea Cadorna

Rievocazioni storiche, pulizie dei versanti e delle postazioni e attività nelle scuole. Ecco il perché del riconoscimento conferito a Milano dall'Unione Nazionale Ufficiali in congedo

brezzo di bedero

La passione che si trasforma in servizio a disposizione della collettività: così Dario Colombo (nella foto a destra), ex assessore a Brezzo di Bedero è stato premiato come “Paladino della memoria” per l’impegno a tutela della Linea Cadorna, riconoscimento UNUCI e dall’Associazione Nazionale Voloire in collaborazione con il Comando Esercito Lombardia e alla presenza del Generale di Corpo d’Armata Francesco Figliuolo.

Un riconoscimento attribuitogli a Milano lo scorso 5 novembre a Palazzo Cusani dove è arrivato accompagnato dal sindaco Daniele Boldrini che ha appuntato la spilla e dal consigliere comunale di Porto Valtravaglia Mattia Tonella che gli ha consegnato la pergamena

Impegno importante che ha visto in diverse tappe l’attività svolta su questo monumento del passato lungo centinaia di chilometri e che ancora oggi corre fra diverse regioni, tra cui ampi spazi in provincia di Varese fra fortificazioni, caverne e camminamenti.

«Dario Colombo, milanese, ha ideato il restauro della linea Cadorna presso Brezzo di Bedero e comuni dintorni. Il recupero di quest’opera resta una testimonianza storica e ingegneristica di un’epoca importante per la storia del nostro paese. L’evento ha dato una grande spinta ai volontari, alpini, studenti che si sono moltiplicati, e permettendo di pulire parti di bosco a favore della comunità»: queste le motivazioni del comitato che ha deciso la premiazione.

Linea Cadorna ieri e oggi

Lo stesso Dario Colombo ripercorre le tappe del suo impegno sul territorio.

«Ho amministrato fino al mese scorso a Brezzo di Bedero con delega al turismo. L’idea del recupero nasce nel 2017 in previsione del centenario della fine grande guerra nel 2018. Le postazioni erano abbandonate nei boschi da decenni, con un grande potenziale di attrazione turistica. Il recupero è anche fondamentale per diffondere la conoscenza di un periodo importante nella storia dell’Italia, le nostre postazioni anche se mai usate hanno comunque coinvolto la popolazione nella loro realizzazione e sono una copia esatta originale di ciò che si può vedere sul fronte di guerra. Iniziammo a pulire io e il consigliere comunale Mario Scuderi la zona della mitragliatrice, dopo poco veniamo seguiti dal vice sindaco Giuliano Targa e da un gruppo di persone dai quali nasce il gruppo dei volontari»

Si susseguono giornate di lavoro con i volontari sempre con l’appoggio dell’Amministrazione Comunale. L’Amministrazione, provvede alla realizzazione dei cartelli didattici in collaborazione col curatore del museo della grande guerra in Adamello Antonio Trotti e agli interventi di manutenzione con l’appoggio di Comunita’ montana Valli del Verbano.
Si crea cosi un parco storico aperto tutti i giorni dove viene anche installato un percorso fitness all’aperto con tavoli di legno per permettere alle scolaresche di svolgere i laboratori.

Linea Cadorna ieri e oggi

L’amministrazione acquista delle divise da rievocazione che i volontari indossano durante le visite dei vari gruppi che si presentano, cosi come quando vengono svolte le varie manifestazioni, in oltre vengono illuminate le cannoniere.

Nel progetto di valorizzazione sono state coinvolte anche le scuole scuole medie di Germignaga e Castelveccana: «Siamo andati in divisa mostrando reperti», spiega Colombo.

Numerosi sono i visitatori tra i quali professori, e militari come il primo capitano Carlo Martinelli e il Generale Camillo de Milato presidente della fondazione Asilo Mariuccia, quest’ultima con il progetto Canonica e Dintorni finanziato da UBI Banca e Comunita’ montana Valli del Verbano, provvede a fornire degli interventi di pulizia lungo le postazioni.

Nasce l’idea tra gli amministratori dei paesi confinanti dove è presente la Frontiera nord di unirsi in un progetto comune di attrazione turistica coinvolgendo anche la Comunità montana valli del Verbano che dimostra parecchio interessa a riguardo.

«Vorrei solo sottolineare una cosa importante», ha spiegato Colombo: «Io vengo premiato ma tutte le persone che hanno reso possibile questo progetto sono anch’esse, una per una, tutti paladini della memoria».

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Pubblicato il 09 Novembre 2021
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