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“Lavoriamo insieme per fermare il lento declino della cultura a Luino“

La riflessione a voce alta di Alessandro Franzetti che propone di convocare gli "stati generali della cultura" in città. “Perché non partire ridando vita al Rondò?"

Generica 2020

Attento osservatore dei fatti e delle persone della città di Luino, Alessandro Franzetti, già presidente del consiglio comunale, stimola il dibattito pubblico su un tema a lui caro, quello legato alla cultura in ogni sua forma, proponendone un rilancio (Nella foto, il catalogo mostra “Burri&Palazzoli – La Santa Alleanza” che si tenne nel 2001 a Luino e Milano).

Vivo da sempre a Luino, ho frequentato il liceo “Vittorio Sereni”, ho fatto e faccio parte di diverse associazioni culturali. Dal 2005 a oggi ho organizzato (anche come consigliere comunale delegato dal sindaco dal 2010 al 2015) diverse iniziative culturali, mostre, dibattiti e conferenze. Ma sono stato anche semplicemente fruitore di eventi culturali organizzati da altri.
Luino ha un humus culturale molto buono. Non siamo solo la città di Piero Chiara e Vittorio Sereni, ma siamo il territorio di molti artisti, poeti e uomini illustri di cultura. Non li cito perché sono davvero tanti, e non voglio far torto a nessuno.

Tralasciando l’annus horribilis iniziato nel marzo 2020 con la pandemia mondiale (e perciò le associazioni culturali fatte di volontari ma anche le amministrazioni comunali sono più che giustificate se non riescono a proporre un cartellone di iniziative), vorrei però affermare che il declino culturale della nostra Cittá inizia da ben prima.

Ricordo con grande gioia le radiose giornate del primo decennio del 2000, in cui ogni weekend vi erano numerose conferenze o presentazioni di libri, non solo a Palazzo Verbania, ma anche a Villa Hussy e talvolta al Sociale.
L’amministrazione Mentasti ebbe il merito di valorizzare in maniera sussidiaria le numerose associazioni culturali presenti (ricordo che gli spazi comunali erano allora concessi gratuitamente a tutte le associazioni che li richiedevano).

Tra il 2010 e il 2015 vi fu un apice di iniziative di gran livello: mostre significative, dibattiti con giornalisti di valore, ottimo dialogo tra l’amministrazione comunale e il mondo associativo.
Dal 2015 al 2020 invece si è assistito a una crisi sistematica della cultura a Luino: molte associazioni non sono ripartite, il Verbania non è stato utilizzabile per i lavori terminati nel 2019, e vi è stato poco coordinamento e poca spinta propulsiva dell’amministrazione verso le poche associazioni culturali rimaste vive.

Tempo fa proposi pubblicamente al sindaco Pellicini di organizzare “Gli stati generali della Cultura”.
Il mio invito rimase lettera morta, pertanto lo rilancio ora al sindaco Enrico Bianchi e all’assessore Serena Botta: io ci sono per condividere con voi un nuovo rinascimento culturale luinese, e sono convinto molte altre persone di livello sarebbero dello stesso avviso.
Potremmo ripartire dal ridare vita a una pubblicazione autorevole figlia del genius loci: il Rondò.
Luino è troppo bella e ha una storia troppo grande per restare immobile.

Alessandro Franzetti
Giá presidente del Consiglio Comunale di Luino

Pubblicato il 08 Marzo 2021
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