L’associazione, nonostante il secondo lockdown, garantisce l’apertura del centro. Ne abbiamo parlato con Emilia Palazzo, presidente e responsabile Covid per il CSE Anffas Luino 

Come rappresentante legale e responsabile Covid del Centro Socio-Educativo, come affronta questa emergenza?

«Il duplice ruolo raddoppia le responsabilità che ho assunto dall’inizio del mio mandato. Assieme al mio staff affronto questa emergenza sanitaria con la serietà e l’impegno che quotidianamente metto nel programmare e realizzare i servizi dedicati ai nostri ragazzi. Già durante il primo lockdown abbiamo avuto la determinazione di dover riaprire appena possibile. La necessità di prevenire ed impedire il contagio non ha fatto mai perdere di vista la volontà di mettere al centro delle nostre decisioni i ragazzi e i loro bisogni e questo è il valore specifico di essere un’associazione di familiari di persone disabili».

Come vede il futuro post Covid dei servizi dedicati alle persone con disabilità intellettiva e del neuro sviluppo?

«Per ora dovremo concentrarci nel gestire il nostro centro convivendo con il rischio pandemico e questo è sicuramente fonte di preoccupazione quotidiana. Personalmente sono convinta che ogni crisi debba essere trasformata in un’opportunità di cambiamento, per migliorare e migliorarsi».

Parole che vengono condivise anche da Mattia Canape, responsabile gestione-amministrazione di Anffas Luino, che ci spiega come sono cambiate le cose in questo secondo lockdown.