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Allea: “Il destino dell’ospedale è appeso ad un filo, la politica si mobiliti”

Con una lettera il gruppo civico angerese denuncia “lo smantellamento dell’ospedale Carlo Ondoli di Angera”. Il capogruppo Milo Manica: "Per quale motivo l’ospedale non vede un rilancio?"

Ospedale di Angera

«Per quale motivo l’ospedale di Angera non vede un rilancio?». Ad Angera il gruppo civico Allea s’interroga sul futuro del Carlo Ondoli.

«Negli scorsi anni abbiamo assistito alla chiusura dei reparti di ostetricia e pediatria e al ridimensionamento della chirurgia nonché al trasferimento del laboratorio analisi – scrive il gruppo all’opposizione in un comunicato stampa -. Molti servizi come la gastroenterologia e l’oncologia sono stati messi in condizione di non poter funzionare per la dimissione annunciata dei medici specialisti. Durante il periodo del lockdown, il reparto geriatrico di Varese è stato spostato temporaneamente ad Angera. Ma, attraverso la stampa, è arrivato l’annuncio da parte del Presidente della Commissione Sanità Regionale Emanuele Monti, che il trasferimento sarà definitivo. Per cui, di fatto, viene chiuso il reparto di medicina».

«Tale condizione – aggiungono i consiglieri di Allea – è il primo passo verso la perdita delle caratteristiche operative e funzionali dell’ospedale per acuti. Il prossimo passo sarà la chiusura del Pronto Soccorso prima di notte e successivamente anche di giorno. Queste scelte mai preventivamente dichiarate, porteranno gradualmente alla trasformazione dell’Ospedale in POT (presidio ospedaliero territoriale). Le rassicurazioni e le promesse più volte espresse dai dirigenti e dagli assessori regionali sono state disattese. Hanno usato il recente periodo di crisi per ribaltare i progetti promessi nei numerosi incontri e per decidere la fine del nostro ospedale. E non abbiamo ascoltato nessuna voce di protesta, anzi abbiamo assistito alle consuete passerelle di politici sorridenti in luoghi di sofferenza».

«La conseguenza delle ultime scelte sarà la chiusura del pronto soccorso – dichiara il capo gruppo Milo Manica – È triste che lo si lasci comunicare a noi, mentre chi di dovere non si assume la responsabilità di farlo. Facciamo un appello alla politica regionale. Il silenzio di queste settimane da parte dei partiti è di incapacità o di interesse? Noi battiamo un colpo, qualcuno risponda».

Secondo il gruppo civico infatti, a nulla è servito creare, con delibera del Consiglio Comunale, un gruppo di lavoro costituito da medici e consiglieri comunali che ieri, mercoledì 2 settembre, ha visto il suo scioglimento a seguito della dimissione di 5 membri, tra cui i rappresentanti indicati dalle minoranze “Allea” e “Insieme per Angera”: «Le dimissioni contemporanee di cinque membri (su nove) devono essere considerate un atto di accusa per la stato di abbandono in cui versa la questione Ospedale – commenta Allea -. Sta finendo tutto nel dimenticatoio? Eppure, la recente pandemia ha chiaramente evidenziato l’importanza della sanità territoriale. Il silenzio di questi tempi fa male ai cittadini e alle istituzioni. Il destino dell’ospedale di Angera non interessa ai partiti forse perché porta pochi voti, ma i cittadini hanno diritto e necessità di un servizio sanitario efficiente. E per ottenere tale risultato occorre perseguire progetti che portino il personale sanitario a lavorare in condizioni di stabilità ed evitino la fine del nostro Ospedale.

Pubblicato il 03 Settembre 2020
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