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Il “ciclista della memoria” sulle strade del ricordo delle vittime del nazifascismo

Giovanni Bloisi inizia un progetto nell'arco di cinque anni: attraversare l'intera Italia per fare memoria delle stragi del '43-45. Si parte da Verbano, Ossola e Valsesia

Varano Borghi generica

Un tour di tutta Italia per trasmettere, connettere, condividere la memoria delle vittime delle stragi nazifasciste nella Penisola: è il progetto di Giovanni Bloisi, “il ciclista della momoria” pronto a partire il prossimo 31 agosto.

«Il progetto iniziale prevedeva un percorso su quattro anni, toccando prima il Nord Ovest, poi il Nord Est, il Centro e il Sud» spiega Bloisi, che abita a Varano Borghi, paese tra le colline a Sud di Varese.

L’emergenza Covid ha sconvolto i piani e costretto a ripensare il progetto. E così il “Viaggio delle stragi” in questo 2020 sarà incentrato su una settimana nell’area tra Ossola, Verbano e Valsesia. Una zona di grandi memorie, perché qui ci fu la prima strage di ebrei in Italia (sulle sponde del Lago Maggiore, episodio più noto e drammatico a Meina) e la Resistenza fu particolarmente attiva.

La partenza del viaggio, come detto, avverrà lunedì 31 agosto da Varano Borghi, di lì Bloisi pedalerà sulla sua bici Romeo Explorer fino a Laveno, poi con traghetto passerà a Intra-Verbania e percorrendo la lacuale piemontese si spingerà fino a Cannobio. Tappa d’esordio piuttosto facile, rispetto alle salite che caratterizzeranno altre frazioni: «Chiunque si può unire al viaggio, anche solo per un giorno» spiega Bloisi. «Mi possono contattare attraverso il mio profilo Facebook».

Martedì 1 settembre il viaggio si spingerà a Trarego (memoria della Volante Cucciolo), di qui con grandi salite e discese all’Alpe Colle, a Piancavallo e poi a Cicogna, la piccola capitale della Valgrande, “seme” della Resistenza nel Verbano Cusio Ossola.

Il 2 settembre nuova tappa (più accessibile) si percorrerà la valle del Toce, verso Domodossola, passando dai luoghi della Repubblica dell’Ossola e visitando infine la sala della Giunta Provvisoria della Repubblica, nel municipio di Domo. Il 3 discesa verso Omegna, passando da Megolo, luogo del sacrificio di Filippo Maria Beltrami, socialista e ufficiale d’artiglieria promotore della prima “banda” partigiana nell’inverno ’43-44.

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Venerdì 4 settembre da Omegna nuova tappa impegnativa che dalle sponde del Lago d’Orta salirà alla Cremosina e di qui a Varallo Sesia. Il 5 settembre sarà dedicato alla memoria della Resistenza in Valsesia, spingendosi su per la valle fino ad Alagna. Il 6 settembre sarà invece giorno di rientro con lunga tappa dalla Valsesia verso Varano Borghi, passando da Borgomanero.

«Ringrazio molto l’Anpi provinciale di Varese e di Verbania, l’Anpi di Omegna, Valsesia e Borgomanero, che hanno sostenuto il mio progetto» dice ancora Bloisi, che negli ultimi anni ha percorso le tracce dell’Armir (la armata italiana mandata a invadere l’Unione Sovietica, spedizione conclusasi tragicamente con la celebre ritirata) in Russia e Ucraina, ha ripercorso le tracce del capitano Enrico Levi, ha riscoperto la storia di Sciesopoli e dei “bambini di Selvino” spingendosi fino in Israele.

Giovanni Bloisi Russia 2019
Bloisi in Russia

Dopo la settimana sulle tracce delle stragi, quest’anno sarà impegnato in un viaggio della memoria (ma stavolta senza bici, accompagnando ragazzi) a Roma e poi ancora a Brescia, «andrò là in bici per la commemorazione del primo soldato tornato dalla Russia».

Quanto al “viaggio delle stragi”, riprenderà poi nel 2021 con le altre Regioni del  Nord, «l’appuntamento clou dell’anno prossimo sarà al sacrario del Colle del Lys». Ma il viaggio di Giovanni Bloisi porterà più lontano.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 24 Agosto 2020
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