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Le elezioni fanno slittare la consulta sul mercato di Sesto Calende

Il voto per stabilire la posizione del mercato si sarebbe dovuto tenere a settembre ma i comizi elettorali costringono al rinvio. Modifica in consiglio comunale per accorciare i tempi da dicembre ad ottobre

comune sesto calende

La crisi di governo e le conseguenti elezioni del prossimo 25 settembre fanno slittare ancora una volta il referendum sul mercato di Sesto Calende, il voto, il cui quorum è fissato al 30%, che farà decidere ai sestesi la posizione definitiva tra il Centro Storico e Viale Lombardia.

Come è noto ormai a tutti, nel pieno dell’emergenza sanitaria l’amministrazione comunale ha temporaneamente spostato i banchi dal lungofiume lungo la via che collega il cimitero e il campo sportivo per motivi di sicurezza e di distanziamento sociale. Una “mossa” che fin dal maggio 2020 ha diviso la città, tra favorevoli e contrari, soluzione tuttavia mai apprezzata dai mercanti, da sempre pubblicamente contrari al lungo periodo di incertezza che si protrarrà almeno fino al prossimo 2 ottobre.

Il tema è al centro del dibattito cittadino da ormai due anni, ed è tornato anche all’ordine del giorno pubblico dello scorso giovedì 28 luglio, quando il consiglio comunale ha votato una modifica del regolamento (art. 4) per evitare che la consulta prendesse piede solo a dicembre, sotto Natale, per «questioni di accavallamento» con le elezioni parlamentari. Come spiegato dal sindaco, il regolamento originale della consultazione non consentirebbe infatti l’effettuazione del voto nei 60 giorni precedenti o successivi ad altri comizi elettorali.

LA MODIFICA DEL REGOLAMENTO, DA 60 A 7 GIORNI DI ATTESA

«Siamo stati raggiunti dall’indizione delle elezioni di settembre», ha commentato in consiglio il sindaco Giovanni Buzzi, sottolineando come anticipare il voto prima delle elezioni politiche sarebbe stato di fatto impossibile, dal momento che gli uffici elettorali e l’anagrafe sono impegni durante la campagna elettorale. La soluzione del consiglio è stata allora quella di ridurre i tempi di attesa da 60 a 7 giorni una volta archiviato il capitolo inerente alla formazione della nuova legislatura della Repubblica, la diciannovesima.  

«In uno dei prossimi consigli comunali sarà proposto l’indizione della consultazione popolare» continua Buzzi, a cui si è accodato l’ex sindaco e attuale capogruppo di maggioranza Marco Colombo: «Un piccolo inciampo che può capitare a chi amministra ma a cui è stata trovata una soluzione lavorando fin dal giorno in cui sono annunciate le elezioni. Ci teniamo molto a far partire la consultazione per permettere ai cittadini di votare in maniera democratica su dove vorranno il mercato. Lo abbiamo promesso e lo stiamo facendo».

SESTO2030, AD ALESSANDRA MALINI SUBENTRA GIORGIO CIRCOSTA

Il consiglio ha visto anche un importante cambio tra le fila di Sesto2030, la ex capogruppo Alessandra Malini ha rassegnato le proprie dimissioni, venendo sostituita da Giorgio Circosta (32 preferenze ottenute nel 2019). 

“A nome personale e di tutto il gruppo Sesto2030 ringrazio Alessandra per il lavoro svolto in questi tre anni, un lavoro importante per il nostro progetto politico. Se oggi abbiamo un’identità più nitida è grazie al suo lavoro – queste le prime parole da consigliere di Circosta -. Spiace che a dimettersi sia stata una figura politica femminile, penso che non basti una legge elettorale che preveda le quote rosa. Le difficoltà si incontrano non quando il proprio nome viene scritto all’interno di una lista ma quando si ha voti per il mandato popolare. Ancora oggi, più o meno consapevolmente, la nostra società mantiene dei rischi di tipo patriarcale“.

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Pubblicato il 02 Agosto 2022
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