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Rimandati a fine agosto i lavori al ponte tra Castelletto Ticino e Sesto Calende

Ad annunciarlo è il sindaco di Castelletto Ticino Massimo Stilo: "Il ponte è percorribile. Anas ha comunicato imprevisti durante l'impostazione del cantiere"

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Nonostante i numerosi annunci – e le conseguenti polemiche per la sua chiusura – il Ponte di Ferro tra Castelletto Ticino e Sesto Calende resta, almeno temporaneamente, aperto e percorribile.

Ad annunciare il rinvio dei lavori, il cui inizio era previsto per ieri lunedì 20 giugno, è stato il sindaco della città piemontese Massimo Stilo con una succinta nota pubblicata attraverso i profili ufficiali dell’amministrazione comunale castellettese.

Così il primo cittadino spiega le motivazioni del posticipo della manutenzione, che con ogni probabilità riprenderà ad agosto, poco prima della chiusura totale di tre settimane, fino al 19 settembre: “A causa di imprevisti emersi durante l’impostazione del cantiere per l’ esecuzione dei lavori sul Ponte Castelletto-Sesto Calende – si legge nella nota – Anas ha comunicato la sospensione dei lavori che riprenderanno probabilmente a fine Agosto”.

Il vicesindaco di Sesto Calende: “Chiesto un tavolo con Regione e tutti i soggetti coinvolti”

“Quando ci è stato comunicato che il cantiere del tratto ferroviario  avrebbe giocoforza coinvolto anche la parte soprastante (passo automobilistico e pedonale, ndr) siamo rimasti spiazzati, anche per quanto riguarda le tempistiche – commenta il vicesindaco di Sesto Calende Edoardo Favaron – Prima di predisporre un cantiere così importante che abbraccia due regioni Anas e Rfi avrebbero dovuto coinvolgere fin dall’inizio le amministrazioni e i sindaci, rappresentati delle due popolazioni sul fiume, con un tavolo tecnico, ma questo non è stato fatto. Per questo motivo attraverso il consigliere regionale Marco Colombo abbiamo chiesto un tavolo di confronto con la Regione e con i soggetti coinvolti per parlare del disagio che crea danni anche alle attività produttive, al turismo e al commercio”.

“Sia chiaro – conclude Favaron – non è nostra intenzione schierarci contro la manutenzione del ponte, ci mancherebbe, ma deve essere un lavoro concordato con il territorio”.

 

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Pubblicato il 21 Giugno 2022
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