Alcuni giovani under 35, dopo aver partecipato al percorso di consultazione pubblica avviato dall’Amministrazione Comunale a ottobre 2020, si sono attivati formando un gruppo di ricerca, approfondimento e confronto sui temi legati all’Area Acetati di Verbania.

I ragazzi sono circa venti, con competenze professionali e universitarie molto variegate: ci sono promotori di eventi e operatori turistici, studenti di ingegneria ambientale ed energetica, urbanisti, architetti, laureati in studi europei, sociologia o relazioni internazionali; c’è chi si intende di comunicazione, chi di giurisprudenza, chi di economia, ma anche chi si occupa di performing arts, di danza, teatro, musica.

Tutte queste diverse competenze possono essere messe al servizio del progetto di rigenerazione urbana di Area Acetati, e i giovani si stanno perciò organizzando lavorando in singole equipe specializzate:

– Narrare Acetati: come comunicare ciò che sta accadendo, e come ricostruire gli immaginari collettivi sull’area.

– Ecosistema verde: il paesaggio, il giardino, la progettazione sullo spazio verde.

– Archeologia industriale: aprire l’archivio storico e sociale di Acetati, recuperare questa “archeologia industriale” (a partire dalla memoria immateriale) rendendola fruibile a tutta la città.

– Energia e innovazione: analisi sulla sostenibilità e ricchezza energetica (rinnovabile!) dell’area.

– Esplorazione musicale e artistica del sito.

Inoltre il gruppo, in maniera collettiva, si occuperà di elaborare delle proposte da sottoporre all’Amministrazione Comunale, come follow up del percorso partecipato di ottobre e in vista della redazione del Piano Particolareggiato sull’Area.

Il lavoro è coordinato da Matilde Zanni, che sta svolgendo la tesi di laurea magistrale in Scienze del Governo presso l’Università di Torino proprio sul tema della rinascita dell’area Acetati, che afferma: “parlando con i ragazzi di U35 ho sentito decine di storie diverse, decine di motivazioni e di passioni diverse che li spingevano a partecipare. E anche, cosa che mi ha stupito, tante città diverse. Per merito o per colpa delle restrizioni pandemiche, infatti, le riunioni abbiamo iniziato a farle a distanza, su zoom. Questo ha permesso la presenza di ragazzi connessi da Londra, da Bruxelles, da Zurigo, da Torino, e così via. Ragazzi che da Verbania se ne sono andati, per ragioni di lavoro o di studio, ma che una parte di sé l’hanno lasciata qui. Sono pronti a mettere le proprie energie, il proprio impegno e i propri sogni per riflettere sul futuro della città. Oggi, proviamo a farlo prendendoci cura di Acetati. Domani, chi lo sa?”

L’assessore all’Urbanistica Giovanni B. Margaroli, che segue insieme al Sindaco Silvia Marchionini l’attività di formazione del Piano Particolareggiato esprime la sua soddisfazione per la nascita di questo gruppo di lavoro: “Abbiamo bisogno di energie nuove, e di nuova imprenditorialità. Anche le migliori proposte che l’Amministrazione può elaborare hanno bisogno poi di essere realizzate e gestite. Sarebbe molto bello se, cogliendo l’occasione della rigenerazione di un’area di grande importanza strategica per la città, potessimo mettere al servizio della comunità competenze ed esperienze acquisite dai nostri giovani in giro per il mondo. Pur lasciando al gruppo la massima autonomia di elaborazione e di proposta, seguiremo con molta attenzione e speranza il suo lavoro”.

Per maggiori informazioni sul progetto, ed eventualmente per partecipare, è possibile mandare una mail a: matilde.zanni@edu.unito.it