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Panza e Gusmeroli (Lega) scrivono a Di Maio: “Riaprire le frontiere con la Svizzera il prima possibile

La riapertura è stata fissata da Berna al 6 luglio. I parlamentari sottolineano come questa decisione infligga un'ulteriore duro colpo al comparto turistico della zona

Il sindaco di Arona, onorevole Alberto Gusmeroli e l’europarlamentare Alessandro Panza hanno scritto al ministro degli esteri Di Maio e al ministro per il turismo Franceschini perché si attivino con urgenza presso le istituzioni elvetiche per far riaprire il prima possibile le frontiere con l’Italia. La riapertura è stata fissata da Berna per il 6 luglio. I parlamentari della Lega sottolineano come questa decisione infligga un’ulteriore duro colpo al comparto turistico della nostra zona.

Scrive Gusmeroli ai ministri: “Ho appreso la notizia che la Svizzera intende riaprire le proprie frontiere al turismo con i Paesi confinanti – Germania, Francia e Austria – il prossimo 15 giugno, mentre viene ulteriormente posticipata al 6 luglio l’apertura dei confini con l’Italia. Ritengo che questa scelta sia estremamente dannosa per il nostro Paese, in quanto rappresenta un ulteriore freno alla difficile ripresa dopo la fase di lock down di un settore strategico per la nostra economia. Parliamo di un ulteriore colpo al nostro turismo e alle attività a esso collegate, come ristoranti e alberghi, ulteriormente penalizzati da altri
quaranta giorni di mancato transito dei treni cisapini verso il Nord Italia.

“La zona di confine tra Italia e Svizzera -gli fa eco l’europarlamentare ossolano Panza- è caratterizzata da una importante economia transfrontaliera, che vede protagonisti da una parte i lavoratori frontalieri che ogni giorno si recano in Svizzera per lavoro, e dall’altra le attività imprenditoriali poste nelle medesime zone di confine Molteplici di queste attività imprenditoriali hanno connotati fortemente legati al terzo settore e al turismo e ritengo che l’impedimento dei cittadini svizzeri di recarsi in Italia per ragioni turistiche colpisca ancora di più le suddette zone e un settore strategico per tutto il paese, che registra già una crisi con ben pochi precedenti. Tanti ristoratori, albergatori e tutte le attività legate al settore turistico subiscono così un nuovo e duro colpo che forse difficilmente riusciranno ad affrontare. Sono a chiedervi pertanto di attivarvi con urgenza ed efficacia presso le autorità governative svizzere affinché rivedano la loro decisione”.

Pubblicato il 28 Maggio 2020
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