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Borghi (Pd): chiusura frontiere può rivelarsi un “boomerang” per frontalieri in cassa integrazione

Il deputato: "Secondo le disposizioni del Consiglio Federale il blocco dei confini determinerebbe la perdita del diritto agli ammortizzatori sociali"

“In questi giorni si sono alzate diverse voci, anche istituzionali, per chiedere la chiusura delle frontiere da e per la Svizzera, per una legittima preoccupazione sanitaria. Stiamo attenti però a non determinare un effetto boomerang che creerebbe ulteriori ed altri problemi” lo afferma il deputato ossolano Enrico Borghi.

Che prosegue: “Secondo le disposizioni del Consiglio Federale, infatti, per i frontalieri italiani che lavorano in Svizzera valgono le stesse condizioni di diritto degli svizzeri in materia di ammortizzatori sociali, ma perdono questo diritto se non possono esercitare le loro attività per altre ragioni, per esempio a causa della chiusura delle frontiere. Dobbiamo pertanto risolvere la problematica in essere evitando di tirarci la zappa sul piede”.

“Ancora in queste ore -conclude Borghi- siamo intervenuti sul governo vallesano per chiedere il rispetto delle normative di chiusura delle imprese e di sicurezza sui luoghi di lavoro, e dobbiamo insistere in questa direzione evitando iniziative che potrebbero determinare un autogol”

Pubblicato il 25 Marzo 2020
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